Dopo undici anni di feste natalizie al nord, quest'anno tornerò nella mia terra d'origine per un Natale come ai vecchi tempi.
Non vi nego che tanta è l'emozione e tantissimi sono i ricordi legati ai miei natali "made in Calabria", nel mio paese si accende un grande fuoco in piazza e ci si fa gli auguri godendo dello scoppiettio della legna, per le vie si sentono solo profumi di crispelle e tardilli fritti (nei prossimi giorni sul mio blog! :D) e la tua gente, quella che conosci sin da bambino, è sempre quella, è come un punto di riferimento per te e non è mai cambiata, a parte qualche capello bianco o qualche bimbo che ora è diventato un giovanotto...
Perché per me, il natale è sinonimo di semplicità e di vecchie memorie, il natale sono i miei nonni, i fantastici alberi di natale addobbati col mio papà, le leccornie preparate dalla mia mamma, le letterine sotto il piatto del 24 e i giochi con mio fratello e mia sorella.
E oggi vi presento un piatto semplicissimo ma di una bontà unica, che solitamente si usa preparare la sera del 31 dicembre a Catanzaro e zone limitrofe: il soffritto di maiale, una sorta di spezzatino di maiale piccante, tipicamente servito nella pitta, una ciambella di pane tipica della zona, molto ma molto gustosa.
Un autentico piatto della memoria e una vera delizia, provare per credere!
Attenzione: non stiamo parlando del morzello catanzarese, famoso street-food calabrese ma di un suo "vicino parente": si tratta sempre di cotture lente, ma mentre il soffritto viene fatto unicamente con carne di maiale, il morzeddhu viene invece realizzato con sola carne di vitello e diverse interiora (che io, purtroppo, non apprezzo).
SOFFRITTO DI MAIALE PICCANTE ALLA CATANZARESE NELLA PITTA
Per la pitta:
300 g di farina 0 (la mia di manitoba)
150 g di farina di semola di grano duro
un pizzico di zucchero
4 g di lievito di birra fresco
270-280 g di acqua tiepida
8 g di sale
2 cucchiai di olio evo calabrese
1 uovo piccolo sbattuto
Sciogliete il lievito con poca acqua, poi setacciate le farine, versatele in una terrina molto ampia e unitevi il lievito sciolto.
Al centro del mucchio, praticate un buco e versate lo zucchero e l'olio. Amalgamate con una forchetta, poi unite gradatamente l'acqua tiepida e il sale.
Lavorate l'impasto sul piano di lavoro per almeno 15 minuti, allargandolo con i pugni chiusi e riavvolgendolo e sbattendolo sul piano.
Dopo averlo lavorato, mettetelo di nuovo nella terrina, coperta da pellicola e da un canovaccio.
Fate lievitare per 8 ore in un luogo chiuso e privo di correnti.
Trascorso questo tempo, mettete l'impasto in uno stampo a ciambella unta d'olio col foro centrale molto largo e fate lievitare per altre 2 ore.
Spennellate la ciambella con l'uovo sbattuto e infornate in forno caldo a 200° per circa 15-20 minuti.
La ciambella sarà dorata e croccante all'esterno mantenendo la sua morbidezza all'interno. Fate raffreddare e poi servite.
Per lo spezzatino:
400 g di polpa di coscia di maiale
400 g di collo di maiale
400 g di pancetta di maiale
150 g di concentrato di pomodoro
3 foglie di alloro
1 peperoncino calabrese
sale
acqua quanto basta
1 cucchiaio di olio evo
Lavate e tagliate la carne in piccolissimi cubetti. Mettete la carne in una pentola dalle pareti alte e dal fondo spesso e unite l'olio, fate rosolare a fiamma bassa finché la carne non toglierà l'acqua. A questo punto, unite il concentrato di pomodoro, l'acqua fino a coprire la carne e l'alloro e fate cuocere per almeno 2 ore e 30 minuti, controllando di tanto in tanto che la carne non si secchi, in caso di necessità aggiungete ulteriore acqua. Trascorso questo tempo, salate e aggiungete il peperoncino, facendo cuocere altri 30 minuti, facendo attenzione che lo spezzatino non sia troppo ristretto.
Servite caldo accompagnando all'interno della pitta.
Non vi nego che tanta è l'emozione e tantissimi sono i ricordi legati ai miei natali "made in Calabria", nel mio paese si accende un grande fuoco in piazza e ci si fa gli auguri godendo dello scoppiettio della legna, per le vie si sentono solo profumi di crispelle e tardilli fritti (nei prossimi giorni sul mio blog! :D) e la tua gente, quella che conosci sin da bambino, è sempre quella, è come un punto di riferimento per te e non è mai cambiata, a parte qualche capello bianco o qualche bimbo che ora è diventato un giovanotto...
Perché per me, il natale è sinonimo di semplicità e di vecchie memorie, il natale sono i miei nonni, i fantastici alberi di natale addobbati col mio papà, le leccornie preparate dalla mia mamma, le letterine sotto il piatto del 24 e i giochi con mio fratello e mia sorella.
E oggi vi presento un piatto semplicissimo ma di una bontà unica, che solitamente si usa preparare la sera del 31 dicembre a Catanzaro e zone limitrofe: il soffritto di maiale, una sorta di spezzatino di maiale piccante, tipicamente servito nella pitta, una ciambella di pane tipica della zona, molto ma molto gustosa.
Un autentico piatto della memoria e una vera delizia, provare per credere!
Attenzione: non stiamo parlando del morzello catanzarese, famoso street-food calabrese ma di un suo "vicino parente": si tratta sempre di cotture lente, ma mentre il soffritto viene fatto unicamente con carne di maiale, il morzeddhu viene invece realizzato con sola carne di vitello e diverse interiora (che io, purtroppo, non apprezzo).
SOFFRITTO DI MAIALE PICCANTE ALLA CATANZARESE NELLA PITTA
Per la pitta:
300 g di farina 0 (la mia di manitoba)
150 g di farina di semola di grano duro
un pizzico di zucchero
4 g di lievito di birra fresco
270-280 g di acqua tiepida
8 g di sale
2 cucchiai di olio evo calabrese
1 uovo piccolo sbattuto
Sciogliete il lievito con poca acqua, poi setacciate le farine, versatele in una terrina molto ampia e unitevi il lievito sciolto.
Al centro del mucchio, praticate un buco e versate lo zucchero e l'olio. Amalgamate con una forchetta, poi unite gradatamente l'acqua tiepida e il sale.
Lavorate l'impasto sul piano di lavoro per almeno 15 minuti, allargandolo con i pugni chiusi e riavvolgendolo e sbattendolo sul piano.
Dopo averlo lavorato, mettetelo di nuovo nella terrina, coperta da pellicola e da un canovaccio.
Fate lievitare per 8 ore in un luogo chiuso e privo di correnti.
Trascorso questo tempo, mettete l'impasto in uno stampo a ciambella unta d'olio col foro centrale molto largo e fate lievitare per altre 2 ore.
Spennellate la ciambella con l'uovo sbattuto e infornate in forno caldo a 200° per circa 15-20 minuti.
La ciambella sarà dorata e croccante all'esterno mantenendo la sua morbidezza all'interno. Fate raffreddare e poi servite.
Per lo spezzatino:
400 g di polpa di coscia di maiale
400 g di collo di maiale
400 g di pancetta di maiale
150 g di concentrato di pomodoro
3 foglie di alloro
1 peperoncino calabrese
sale
acqua quanto basta
1 cucchiaio di olio evo
Lavate e tagliate la carne in piccolissimi cubetti. Mettete la carne in una pentola dalle pareti alte e dal fondo spesso e unite l'olio, fate rosolare a fiamma bassa finché la carne non toglierà l'acqua. A questo punto, unite il concentrato di pomodoro, l'acqua fino a coprire la carne e l'alloro e fate cuocere per almeno 2 ore e 30 minuti, controllando di tanto in tanto che la carne non si secchi, in caso di necessità aggiungete ulteriore acqua. Trascorso questo tempo, salate e aggiungete il peperoncino, facendo cuocere altri 30 minuti, facendo attenzione che lo spezzatino non sia troppo ristretto.
Servite caldo accompagnando all'interno della pitta.
Vi auguro una felice giornata,
Ale
Che esplosione di sapore Ale.
RispondiEliminaMi piace tantissimo :)
Il piatto non lo conosco...però dev'essere delizioso!!!!! Bravissima amica mia <3
RispondiEliminaMmmmmm che buono non lo conosco anche se ero nella zona quindi prendo la ricetta prima o dopo...Buona serata.
RispondiEliminaChe piatto invitante ! Bella la ciambella e lo spezzatino immagino molto gustoso ! Buona serata !
RispondiEliminaChe meraviglia, ma quel pane, ne vogliamo parlare? è un abbraccio da provare!
RispondiEliminaBellissimo post,denso di ricordi legati alla tua terra,anch'io che sono lontana dalla mia ne conservo tantissimi,tutti risalenti alla mia infanzia:))).
RispondiEliminaComplimenti per questa ricetta gustosissima tipica della tua regione,sicuramente di una bontà unica,mi ispira e mi piace tantissimo:))
Un bacione:))
Rosy
Scelta giusta. E' sempre positivo tornare nella terra di origine. Ottimo piatto. Passi da me? Un bacio grande, grande. Anna
RispondiEliminaOttimo piatto molto gustoso e saporito affiancato con un bel rosso di CIRO' della tenuta IUZZOLINI
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