I basini de Trent sono dei biscotti esclusivi di Trento, una delle città del mio cuore.
Una specialità del XVI secolo molto amata dall'aristocrazia locale, che consumava questi pasticcini in occasione delle feste a fine pasto.*
"Basini" perché piccoli, furtivi, fugaci , proprio come un piccolo bacio carpito tra innamorati.
Ingrediente fondamentale la mandorla dolce, che in questo caso assume un forte significato simbolico.
Mandorla come icona contemplativa per una certa iconografia medievale, disegna il principio femminile, frutto del peccaminoso "essenziale nascosto", oppure - per la cultura ebraica- simbolo di nuova vita, legato al senso di rivelazione insito nella nascita. Forse è anche per questo che numerosi ricettari citano le mandorle come stimoli afrodisiaci.**
Semplici e gustosi, provateli e vi sedurranno, sono naturalmente senza glutine e senza lattosio.
Questa è la mia proposta per L'Italia nel Piatto di questo mese, che vede protagonista una ricetta storica come quella che sto per darvi, cioè una ricetta antica, che sa ancora di buono e che conserva il gusto della semplicità.
BASINI DE TRENT
Per 18 pasticcini
200 g di mandorle pelate tritate finemente
100 g di zucchero semolato
2 tuorli
Tritate le mandorle insieme allo zucchero, poi unite i tuorli fino ad ottenere un composto corposo e leggermente appiccicoso.
Formate 18 palline del peso di 20-22 g, poi schiacciatele leggermente in superficie e cuocete in forno caldo statico a 180° per 12-15 minuti o finché non saranno ben dorati.
Una specialità del XVI secolo molto amata dall'aristocrazia locale, che consumava questi pasticcini in occasione delle feste a fine pasto.*
"Basini" perché piccoli, furtivi, fugaci , proprio come un piccolo bacio carpito tra innamorati.
Ingrediente fondamentale la mandorla dolce, che in questo caso assume un forte significato simbolico.
Mandorla come icona contemplativa per una certa iconografia medievale, disegna il principio femminile, frutto del peccaminoso "essenziale nascosto", oppure - per la cultura ebraica- simbolo di nuova vita, legato al senso di rivelazione insito nella nascita. Forse è anche per questo che numerosi ricettari citano le mandorle come stimoli afrodisiaci.**
Semplici e gustosi, provateli e vi sedurranno, sono naturalmente senza glutine e senza lattosio.
Questa è la mia proposta per L'Italia nel Piatto di questo mese, che vede protagonista una ricetta storica come quella che sto per darvi, cioè una ricetta antica, che sa ancora di buono e che conserva il gusto della semplicità.
BASINI DE TRENT
Per 18 pasticcini
200 g di mandorle pelate tritate finemente
100 g di zucchero semolato
2 tuorli
Tritate le mandorle insieme allo zucchero, poi unite i tuorli fino ad ottenere un composto corposo e leggermente appiccicoso.
Formate 18 palline del peso di 20-22 g, poi schiacciatele leggermente in superficie e cuocete in forno caldo statico a 180° per 12-15 minuti o finché non saranno ben dorati.
Con questa ricetta partecipo a L'Italia nel Piatto di questo mese per la mia regione "adottiva":
E ora andate a sbirciare le altre specialità regionali:
Valle d’Aosta
Nodle unt rifla, la pasta di Gressoney
Piemonte
Pollo alla Marengo
Liguria
Torta di porri del genovesato
Lombardia
Costolette di Asparagi, ricetta di Casa Savoia
Veneto
La zonclada, dolce di ricotta e frutta secca medioevale
Friuli Venezia Giulia
Gnochi de pan triestini
Emilia Romagna
Cappellacci di zucca ferraresi
Toscana
Il papero alla melarancia ovvero l’anatra all’arancia
Marche
Ciambellone della Trebbiatura
Umbria
Strascinati di Cascia
Lazio
Saltimbocca alla romana
Abruzzo
Ferratelle
Campania
Il sartù di riso
Puglia
Ciceri e tria
Basilicata
La cialledda: acquasale fredda
Calabria
Nepitelle
Sicilia
Caponata di Melanzane e Pesce
Sardegna
Cassola de Pische Catalana
Nodle unt rifla, la pasta di Gressoney
Pollo alla Marengo
Torta di porri del genovesato
Lombardia
Costolette di Asparagi, ricetta di Casa Savoia
Veneto
La zonclada, dolce di ricotta e frutta secca medioevale
Friuli Venezia Giulia
Gnochi de pan triestini
Cappellacci di zucca ferraresi
Toscana
Il papero alla melarancia ovvero l’anatra all’arancia
Marche
Ciambellone della Trebbiatura
Umbria
Strascinati di Cascia
Saltimbocca alla romana
Abruzzo
Ferratelle
Il sartù di riso
Puglia
Ciceri e tria
Basilicata
La cialledda: acquasale fredda
Calabria
Nepitelle
Sicilia
Caponata di Melanzane e Pesce
Sardegna
Cassola de Pische Catalana
*info tratte da qui
** info tratte dal Sussidiario della Cucina Trentina
Buona domenica e buona festa della Repubblica a tutti,
Ale
Semplicemente buoni, buona domenica
RispondiEliminaBuoni e teneri proprio come dei bacetti d'amore!
RispondiEliminaEccomi Ale, in effetti ho dovuto correggere il tuo link, ma ora è a posto e posso gustarmi un delizioso basino! A presto
RispondiEliminaMa quanto sono carini...Chissà che buoni!
RispondiEliminaAdoro i dolci con le mandorle. Sono veloci da fare e spariscono in ancora meno tempo. Ciao
RispondiEliminanon sapevo che la mandorla avesse tutti questi simbolismi!! Quante cose interessanti con questa rubrica. Mi mancheranno le tue ricette in questa rubrica ma ovvio che le troverò altrove!! bacioni
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