Paola è una di quelle blogger davvero carismatiche, simpatiche...Ogni suo post mi ha sempre fatto sorridere e riflettere allo stesso tempo.
Il suo blog è pieno di ricette bellissime e io erano anni che volevo provare il suo parrozzo, che non ho mai assaggiato in realtà ma di cui mio fratello me ne aveva parlato un gran bene.
E com'è? Buonissimo, dalla consistenza particolare, davvero, non saprei dirvi a cosa somiglia se non ad un pan di spagna per il suo profumo, contrastato, però dalla copertura di cioccolato, dalle mandorle e dalla texture "rustica" conferita dal semolino.
Ora capisco perché sia stato chiamato così Parrozzo, che sta a significare Pan - rozzo, ossia pane rozzo, rustico ma davvero semplice e buono!
Un dolce abruzzese tipico per Natale e davvero eccezionale che sicuramente rifarò, provaatelo anche voi!
E a Paola, intanto, un grazie di cuore, per questa bellissima ricetta!
Vi ricordo che per la realizzazione, avrete bisogno di uno stampo a cupola semisferico, come la ricetta originale vuole!
PARROZZO ABRUZZESE DI PAOLA
Per 1 parrozzo da 18 cm e 3 parrozzini di 6 cm
Il suo blog è pieno di ricette bellissime e io erano anni che volevo provare il suo parrozzo, che non ho mai assaggiato in realtà ma di cui mio fratello me ne aveva parlato un gran bene.
E com'è? Buonissimo, dalla consistenza particolare, davvero, non saprei dirvi a cosa somiglia se non ad un pan di spagna per il suo profumo, contrastato, però dalla copertura di cioccolato, dalle mandorle e dalla texture "rustica" conferita dal semolino.
Ora capisco perché sia stato chiamato così Parrozzo, che sta a significare Pan - rozzo, ossia pane rozzo, rustico ma davvero semplice e buono!
Un dolce abruzzese tipico per Natale e davvero eccezionale che sicuramente rifarò, provaatelo anche voi!
E a Paola, intanto, un grazie di cuore, per questa bellissima ricetta!
Vi ricordo che per la realizzazione, avrete bisogno di uno stampo a cupola semisferico, come la ricetta originale vuole!
PARROZZO ABRUZZESE DI PAOLA
Per 1 parrozzo da 18 cm e 3 parrozzini di 6 cm
150 g di mandorle spellate e tritate finemente
5-6 mandorle amare (5 gocce di estratto di mandorla amara)
150 g di semolino
200 g di zucchero
6 uova
il succo di mezzo limone
200 g di cioccolato fondente per la copertura
Separate i tuorli dagli albumi, iniziata a scaldare il forno alla temepratura di 180°.
Montate con le fruste i tuorli con lo zucchero fino a farli diventare spumosi,
aggiungete le mandorle e l'estratto e mescolate bene con un cucchiaio di legno.
Il composto risulterà abbastanza duro e compatto. Aggiungete la scorza di limone e le farine setacciate.
Montate a neve fermissima gli albumi e uniteli al composto, facendo attenzione a non smontarli.
mettete il composto nel vostro stampo precedentemente imburrato e infarinato e fate cuocere in forno per circa 50-55 minuti.
Vale la prova stecchino.
Lasciate raffreddare completamente, poi estraetelo dallo stampo.
Fondete il cioccolato a bagnomaria e ricoprite il dolce. Lasciate solidificare e poi servite.
Lascio un dolce saluto anche alla signora Anna di Vasto, una mia cara lettrice abruzzese,
che spero di conoscere un giorno!
Ale
Dolce e gentilissima come sempre!! Sono strafelice che ti sia piaciuto! É un dolce meraviglioso, e molto caratteristico! Grazie di averlo provato e grazie delle tue bellissime parole!😘
RispondiEliminaWooow... sembra molto goloso questo dolce, non lo conoscevo ma ispira ! Buona serata !
RispondiEliminaun dolce veramente golosissimo che mi piacerebbe poter assaggiare, bravissima come sempre, complimenti a te e a Paola:)
RispondiEliminaun bacione:))
Rosy
COMPLIMENTI! Ogni cosa sai far tu.:-) Un bacio Anna
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