lunedì 22 gennaio 2018

Jambalaya

A grande richiesta, torna l'appuntamento settimanale il "Lunedì etnico", ricette di ogni parte del mondo ma con una sorpresa in più.
Infatti, ogni lunedì troverete su questo blog una ricetta straniera e su Mtchallenge io e altre compagne di avventura proveremo per voi ricette estratte dalle riviste più famose del mondo con la rubrica Passiamole in Rivista.
Questo lunedì tocca alla Francia con le riviste Cuisine Actuelle e Marmiton, da  quest'ultimo ho tratto la ricetta e ho preparato il fondant al cocco e banana.
Curiosi di leggere il procedimento? Cliccate qui.

Per inaugurare questo lunedì etnico sono invece andata fino in Louisiana per gustare la Jambalaya, il famoso piatto unico della cucina creola a base di pollo, riso, gamberi, salsiccia, peperoni e spezie cajun.

Non so voi ma io amo viaggiare sia in realtà che in cucina, quando sono in giro in posti nuovi, la cosa che mi piace più fare è andare nei negozi di alimentari e nei supermercati per andare a scoprire le specialità gastronomiche locali.

Dico la verità, all'estero non mi sono mai sentita persa o disorientata, forse per il fatto che parlo 6 lingue oltre all'italiano ed anche perché sono una persona di mentalità aperta e sempre pronta alle novità.

Buona lunedì etnico a tutti.


JAMBALAYA

Per 6 persone

350 g di gamberi freschi sgusciati e leggermente sbollentati
3 cucchiai d'olio evo
1 cipolla bianca
2 peperoni rossi
1 gambo di sedano affettato
2 spicchi d'aglio
300 grammi di petto di pollo tagliato a tocchetti
150 grammi di salsiccia tagliata a tocchetti
300 grammi di riso a chicco lungo (io ho usato ribe)
150 grammi di pomodoro a pezzetti
mezzo cucchiaio di mix di spezie cajun (io ho usato mix speziato per American Barbecue di Cannamela)
prezzemolo fresco tritato al coltello
poca salsa piccante (io in mancanza ho utilizzato ketchup piccante)
sale
pepe di cajenna

Scaldate 2 cucchiai di olio in una padella grande. Aggiungete il sedano, la cipolla tritata, i peperoni tagliati a tocchetti e l'aglio affettato.
Fate soffriggere per circa 5 minuti poi cuocete fino a fare restringere l'acqua di cottura,un fino a quando le verdure non saranno morbide e quasi cotto aggiungete un altro cucchiaio di olio d'oliva il petto di pollo tagliato a tocchetti e la salsiccia.
Fate rosolare il tutto a fuoco medio, unite i pomodori le spezie cajun, il riso il pepe di Cayenna e fate insaporire.
Riducete il fuoco e fate cuocere per almeno 25-30 minuti o fino a che il riso non sarà cotto.
Quando il riso sarà morbido, aggiungete i gamberi e fate insaporire, continuate a cuocere a fuoco lento tutti gli ingredienti e quando i gamberi risulteranno rosati il vostro piatto sarà pronto.
Aggiustate di sale e terminate con del prezzemolo fresco tritato al coltello.
Servite.



Ed ecco a voi il mio fondant, se volete replicarlo, cliccate qui per la ricetta! ;)



Vi auguro un buon inizio settimana.
Ale

5 commenti:

  1. 6 lingue?? Ma complimenti! Anch'io all'estero amo sperimentare soprattutto i sapori del palato e questo piatto della tradizione creola mi conquisterebbe fin dal primo assaggio, ne sono certa ^_^
    Corre a gustarmi anche il fondant e colgo l'occasione x augurarti una felice settimana <3

    RispondiElimina
  2. Aleeeeeeeeeee io solo l'italiano mannaggia a me, come ti invidio... e che bel piatto coloratissimo e saporito, meraviglia!

    RispondiElimina
  3. Ho provato a farla una volta, tantissimi anni fa, forse prima del blog, ma ho ottenuto solo un pappone con tanti ingredienti. E da allora mi sono ripromessa di provarci nuovamente... Ora voglio proprio cimentarmi, usando questa ricetta. A presto LA

    RispondiElimina
  4. E' un piatto favoloso poi quando si tratta di riso e spezie mi si incrociano gli occhi adoro tutto. Beata te per le lingue io oltre il tedesco madrelingua e italiano altri 2 ma poi se non si pratica si perde salvo la prima e la secondo che parlo sempre. Buona serata cara un abbraccio

    RispondiElimina

Grazie per il commento che stai per postare...sono sempre emozionata e ansiosa di leggerti! Se hai un blog, verrò presto a trovarti...grazie, Ale.